Descrizione
Nel 1750 la comunità di Carpenedolo, in segno di devozione alla Immacolata Concezione, inizia la costruzione di un nuovo santuario dove sorgeva il monastero di S. Pietro in Monte. Di datazione antichissima, quest’ultimo, sembra abbia avuto origine vescovile.
Restauri
La chiesa, consacrata nel 1839, subì in seguito più interventi di normale restauro per manutenzione: di tipo diverso fu l’opera pittorica eseguita nel biennio 1928-29 dai pittori bresciani Vittorio e Giuseppe Trainini per completare la decorazione del soffitto. Intervento di sistemazione più recente è la trasformazione in museo della sala attigua al santuario. Qui oggi sono esposte opere provenienti dalla parrocchia e oggetti sacri di diversa origine: tra le altre è la tela raffigurante S. Lorenzo con i santi Giovanni Battista e Pietro, firmata "Camillus" e forse attribuibile a Camillo Procaccini.
Notevole è la decorazione scultorea interna al santuario tra cui si evidenzia il complesso architettonico del ciborio: situato dietro l’altare, si eleva su quattro gruppi di colonne, sormontate da trabeazione e arricchite da statue di angeli e delle quattro virtù. L’esecutore dell’opera è individuato in quel "Andrea Solarius" che incise il proprio nome su uno stucco dietro l’altare, ma di cui non si hanno notizie biografiche precise.
Opere
Tra le tante e pregevoli opere pittoriche che arricchiscono il santuario è da ricordare la Beata Vergine con il Bambino dipinta da Pietro Ricchi, detto "II Lucchese", nella seconda metà del XVII secolo e oggi collocata all’altare maggiore. Ai lati di questo sono inoltre altre due importanti opere, dipinte da Francesco Maffei intorno al 1647: la Natività e la Visitazione.
Modalità d'accesso
Assenza di barriere architettoniche.
Accesso gratuito
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2023, 16:24